Vite irrisolte
aggrovigliate nei turbamenti dell'anima
in cerca di barlumi di luce,
di appigli nel presente,
sfuggenti dalle ombre del passato,
guardinghe dalle lusinghe del domani.
Vite senza certezze,
soventi tribunali di quelle altrui.
Vite che pur danzano, cantano, recitano
a piedi scalzi su un ruvido palco consumato,
senza copione, senza canovaccio,
nascoste dietro le sembianze di una maschera rotta
che sola può dare sicurezza.
Don Giuseppe Amato
(Gangi 16 gennaio 2025)